Giacomo Can. Camisassa

Giacomo Can. Camisassa

Giacomo Camisassa nacque a Caramagna (Cuneo) il 27 settembre 1854, in quel felice periodo della storia del Piemonte, che per tutta la seconda metà dell'Ottocento e primi del Novecento, vide il fiorire di una meravigliosa serie di santi cosiddetti "sociali" e di anime apostoliche e contemplative; Giovanni Bosco, Giuseppe Cafasso, Maria Mazzarello, Giuseppe Benedetto Cottolengo, Luigi Orione, Leonardo Murialdo, Callisto Caravario, Guglielmo Massaia,

E nel seminario di Torino, nel quale Giacomo Camisassa entrò nel 1873 per gli studi di teologia, incontra per la prima volta Giuseppe Allamano: d'ora in poi non si lasceranno più.

Il 2 ottobre 1880 l'Allamano fu nominato Rettore del Santuario della Consolata di Torino. Il giorno dopo arrivò al Santuario don Giacomo Camisassa, chiamato dall'Allamano per coadiuvarlo, Insieme decisero di intraprendere i lavori necessari alla ristrutturazione del Santuario in vista anche delle feste centenarie del 1904, così i lavori iniziarono nel 1898 affidati soprattutto al canonico Camisassa. Il tempio allargato e ristrutturato fu benedetto il 20 giugno 1904, con la partecipazione di un Legato Pontificio, cardinali, arcivescovi e vescovi.

Intanto don Giuseppe Allamano già prima del 1890, vedeva tanti giovani sacerdoti e seminaristi che esprimevano un desiderio missionario, che non si realizzava per la mancanza di una istituzione adatta.

Fu così che nel 1901 con l'aiuto e collaborazione costante di don Giacomo Camisassa, si appianarono man mano tutte le difficoltà e ostacoli, e in gennaio con l'approvazione del suo arcivescovo e di 17 vescovi della Conferenza episcopale subalpina, riuniti al Santuario della Consolata, nacque l'"Istituto della Consolata per le Missioni Estere".

Seguì un intenso periodo di preparazione dei futuri missionari, a cui l'Allamano affiancato da don Giacomo Camisassa si dedicarono.

Nel 1902, l'8 maggio, partirono per il Kenia in Africa i primi quattro missionari, due sacerdoti e due laici. Intanto la Casa denominata "la Consolatina", non era più sufficiente ad ospitare gli aspiranti missionari che qui studiavano, vivevano e lavoravano. Allora don Giuseppe Allamano acquistò un terreno e nel marzo 1905 si diede inizio ai lavori della nuova costruzione, che sarà l'attuale Casa Madre delle Missioni della Consolata e anche in questo caso fu il Camisassa a guidare l'impresa fino alla fine dei lavori.

Il canonico Giacomo Camisassa dopo aver affiancato e sostenuto per 42 anni il canonico Allamano, fu il primo a cedere con la salute. Morì a Torino il 18 agosto 1922 a 78 anni. L'Allamano nell'Omelia disse "Tocca a me fare i suoi elogi. Era sempre intento a sacrificarsi, pur di risparmiare me; era un uomo che aveva l'arte di nascondersi e possedeva la vera umiltà"; "Quale perdita per il Santuario e più per l'Istituto e per le Missioni"; "Abbiamo promesso di dirci la verità e l'abbiamo sempre fatto"; "Erano 42 anni che eravamo insieme, eravamo una cosa sola...".

Dal 2001 anche le spoglie del cofondatore delle missioni della consolata Giacomo can. Camisassa sono state traslate nella Cappella della Casa Madre, vicino all'amico di tutta una vita; così i loro figli e figlie possono oggi pregare sulle tombe di entrambi.